Gestione di parchi e giardini
riqualificazione di aree destinate a verde

Soradis S.I.A. S.r.l. esegue anche la manutenzione periodica e/o straordinaria di parchi e giardini, sia pubblici che privati, effettuando potature ed abbattimenti con piattaforma aerea o con il metodo “tree climbing”. Grazie alla nostra elevata specializzazione, una particolare attenzione viene riservata a tutte le problematiche fitosanitarie delle essenze presenti.

La gestione del verde non può prescindere da un censimento (obbligatorio per i comuni superiori a 15.000 abitanti) e contestuale controllo preventivo e periodico delle dotazioni arboree ed arbustive vegetanti all’interno di un parco o giardino.

Censire e verificare lo stato di salute delle piante permette di pianificare gli interventi idonei per la salvaguardia delle stesse piante e degli utenti. In particolar modo, il controllo sugli alberi viene eseguito secondo metodologie mirate alla verifica della loro salute e/o stabilità.

All’interno della Soradis S.I.A. S.r.l. è presente una divisione droni in grado di fornire un supporto per la fase del censimento ad altezze variabili degli arredi e delle dotazioni arboree ed arbustive presenti. Inoltre, disponiamo nell’organico di Dottori Forestali, regolarmente iscritti al proprio Ordine professionale, in grado di eseguire il controllo della stabilità degli alberi.

Tra le metodologie ad oggi esistenti quella più usata e conosciuta è la Visual Tree Assessment (V.T.A.), la quale consente di effettuare un’indagine fitosanitaria per la valutazione delle condizioni strutturali dell’albero.

La V.T.A. si basa sulla identificazione degli eventuali sintomi esterni che l'albero manifesta in presenza di anomalie a carico del legno interno; anche laddove non esistano cavità o evidenze macroscopiche del decadimento in corso (ad esempio, funghi che si sviluppano sui tessuti legnosi), è possibile, attraverso il riconoscimento di tali sintomi, cogliere il segnale della presenza di difetti meccanici e fisici all'interno dell'albero.

Al termine della verifica eseguita, per ogni pianta controllata, viene redatta una scheda dove sono riportate la specie, il giorno della verifica, i dati dendrometrici (diametro e altezza), una descrizione del sito di vegetazione e dello stato di salute delle singole parti della pianta (radici, fusto e chioma).

Infine, alla pianta viene assegnata una classe di propensione al cedimento e le eventuali prescrizioni (tipo di potatura, eventuale abbattimento e sostituzione, prossima verifica, interventi endoterapici,…)

La Società Italiana di Arboricoltura (S.I.A.) ha redatto un protocollo per la verifica della stabilità delle piante:

Qui di seguito riportiamo quindi la nuova classificazione della propensione al cedimento degli alberi:

Classe

Descrizione

Classe A Trascurabile

Gli alberi appartenenti a questa classe, al momento dell’indagine, non manifestano segni, sintomi o difetti significativi, riscontrabili con il controllo visivo, tali da far ritenere che il fattore di sicurezza naturale dell’albero si sia ridotto. Per questi soggetti è opportuno un controllo visivo periodico, con cadenza stabilita dal tecnico incaricato, comunque non superiore a cinque anni.

Classe B Bassa

Gli alberi appartenenti a questa classe, al momento dell’indagine, manifestano segni, sintomi o difetti lievi, riscontrabili con il controllo visivo ed a giudizio del tecnico con indagini strumentali, tali da far ritenere che il fattore di sicurezza naturale dell’albero non si sia sensibilmente ridotto. Per questi soggetti è opportuno un controllo visivo periodico, con cadenza stabilita dal tecnico incaricato, comunque non superiore a tre anni. L’eventuale approfondimento diagnostico di tipo strumentale e la sua periodicità sono a discrezione del tecnico.

Classe C Moderata

Gli alberi appartenenti a questa classe, al momento dell’indagine, manifestano segni, sintomi o difetti significativi, riscontrabili con il controllo visivo e di norma con indagini strumentali*. Le anomalie riscontrate sono tali da far ritenere che il fattore di sicurezza naturale dell’albero si sia sensibilmente ridotto. Per questi soggetti è opportuno un controllo visivo periodico, con cadenza stabilita dal tecnico incaricato, comunque non superiore a due anni. L’eventuale approfondimento diagnostico di tipo strumentale e la sua periodicità sono a discrezione del tecnico. Questo avrà comunque una cadenza temporale non superiore a due anni. Per questi soggetti il tecnico incaricato può progettare un insieme di interventi colturali finalizzati alla riduzione del livello di pericolosità e, qualora realizzati, potrà modificare la classe di pericolosità dell’albero.

*è ammessa una valutazione analitica documentata.

Classe C/D Elevata

Gli alberi appartenenti a questa classe, al momento dell’indagine, manifestano segni, sintomi o difetti significativi, riscontrabili con il controllo visivo e di norma con indagini strumentali*. Le anomalie riscontrate sono tali da far ritenere che il fattore di sicurezza naturale dell’albero si sia drasticamente ridotto. Per questi soggetti, il tecnico incaricato deve assolutamente indicare dettagliatamente un insieme di interventi colturali. Tali interventi devono essere finalizzati alla riduzione del livello di pericolosità e devono essere compatibili con le buone pratiche arboricolturali. Qualora realizzati, il tecnico valuterà la possibilità di modificare la classe di pericolosità dell’albero. Nell’impossibilità di effettuare i suddetti interventi l’albero è da collocare tra i soggetti di classe D.

*è ammessa una valutazione analitica documentata.

Classe D Estrema

Gli alberi appartenenti a questa classe, al momento dell’indagine, manifestano segni, sintomi o difetti gravi, riscontrabili con il controllo visivo e di norma con indagini strumentali*. Le anomalie riscontrate sono tali da far ritenere che il fattore di sicurezza naturale dell’albero si sia ormai esaurito. Per questi soggetti, le cui prospettive future sono gravemente compromesse, ogni intervento di riduzione del livello di pericolosità risulterebbe insufficiente o realizzabile con tecniche contrarie alla buona pratica dell’arboricoltura. Le piante appartenenti a questa classe devono, quindi, essere abbattute.

*è ammessa una valutazione analitica documentata.

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