Trattamenti endoterapici al patrimonio arboreo

La globalizzazione ed i cambiamenti climatici favoriscono l’adattamento di specie esotiche anche in ambienti diversi da quelli di origine, oppure favoriscono l’espansione di patogeni autoctoni.

In alcuni casi, questo può avere conseguenze nefaste sulle colture agrarie e/o sugli ecosistemi.

In particolare, in questi ultimi anni sono entrate nel lessico comune malattie di piante dapprima sconosciute al grande pubblico, come la Xylella fastidiosa, un batterio trasmesso dall’insetto Philaenus spumarius (comunemente conosciuta come Sputacchina) che colpisce i vasi xilematici delle piante di Olivo causandone il disseccamento e successivamente la morte.

Rimanendo in ambito urbano si può citare la nota Cocciniglia tartaruga del pino (Toumeyella parvicornis), un insetto che si nutre di linfa causando dapprima il disseccamento della chioma e poi la morte dell’ospite. Questo insetto, originario del Nord America, è stato segnalato la prima volta nel 2015 a Napoli e ad oggi si è ampiamente diffuso diventando una delle specie oggetto di Lotta obbligatoria (Decreto Ministeriale 3 giugno 2021).

La globalizzazione ed i cambiamenti climatici favoriscono l’adattamento di specie esotiche anche in ambienti diversi da quelli di origine, oppure favoriscono l’espansione di patogeni autoctoni.

In alcuni casi, questo può avere conseguenze nefaste sulle colture agrarie e/o sugli ecosistemi.

In particolare, in questi ultimi anni sono entrate nel lessico comune malattie di piante dapprima sconosciute al grande pubblico, come la Xylella fastidiosa, un batterio trasmesso dall’insetto Philaenus spumarius (comunemente conosciuta come Sputacchina) che colpisce i vasi xilematici delle piante di Olivo causandone il disseccamento e successivamente la morte.

Rimanendo in ambito urbano si può citare la nota Cocciniglia tartaruga del pino (Toumeyella parvicornis), un insetto che si nutre di linfa causando dapprima il disseccamento della chioma e poi la morte dell’ospite. Questo insetto, originario del Nord America, è stato segnalato la prima volta nel 2015 a Napoli e ad oggi si è ampiamente diffuso diventando una delle specie oggetto di Lotta obbligatoria (Decreto Ministeriale 3 giugno 2021).

Nel 2022, nella Regione Lazio, la diffusione della cocciniglia si è estesa oltre i confini dei comuni di Roma e Fiumicino, cosicché sono state stabilite “zone infestate” e “zone cuscinetto”.

Trattamenti fitosanitari

Contro queste ed altre patologie risulta efficacie una lotta di tipo preventivo. In particolare, questo tipo di lotta può essere eseguita sul vettore della malattia impedendone così la diffusione.

A partire dagli anni ’70 si sono diffusi i trattamenti endoterapici su piante. Questo metodo permette di introdurre all’interno dei vasi xilematici prodotti che aiutano la pianta a combattere il patogeno.

La metodologia endoterapica si basa sul principio per cui, iniettando una sostanza caratterizzata da proprietà sistemiche direttamente nel tronco di una pianta, essa si distribuisce omogeneamente nella chioma attraverso il sistema vascolare della pianta stessa, dove esplica la sua azione di protezione per tutta la stagione.

Tecnica di ignizione con Metodologia I.C.A.

Le soluzioni tecniche che il mercato ci offre sono molte, ma tutte riconducibili a 3 criteri applicativi:

  1. infusione ad assorbimento (zero pressione);

  2. infusione a bassa pressione (pressione aggiuntiva fino a 2 Atm);

  3. infusione ad alta pressione (pressione oltre le 3 Atm, fino a 7 Atm);

Il primo sistema è il più lento, più “gentile”, meno invasivo, meno dannoso, ma è anche il metodo più legato alle perfette condizioni di fogliazione dell’albero, dell’umidità del suolo (ideale 60%), della luminosità, tra 25.000 e 50.000 lux, della temperatura (intorno ai 20-22°C in funzione della specie botanica; per esempio 25-30°C nelle palme, 16-18°C nel faggio).

Il secondo sistema è il più affidabile, in quanto meno vincolato dalle condizioni perfette della pianta ed anche meno dannoso del terzo metodo. Può essere applicato con diversi macchinari che vanno dalle bottiglie prepressurizzate, alle pipette caricate a molla, alle bombole collegate ad un compressore o caricabili con una pompa da bicicletta.

Il sistema ad alta pressione ha avuto ampia diffusione in Italia nel primo decennio del nostro secolo per poi ricondursi, in questi ultimi anni, in posizione secondaria rispetto ai sistemi a bassa pressione, ormai i più diffusi.

Il sistema ad alta pressione da sempre ha generato aspre critiche da parte dei maggiori arboristi che hanno rilevato nella botta pressoria, che arriva anche a 5-6-7 Atm, la causa dei gravi danni alle pareti dei vasi legnosi con implosioni di alcuni vasi ed esplosione di altri.

 

Vantaggi dell'endoterapia

Punti di forza del trattamento endoterapico sono:

  • nessuna dispersione delle sostanze nell’ambiente;

  • la capacità di raggiungere zone interne della pianta che le irrorazioni non consentono;

  • una riduzione delle dosi di applicazione per unità di superficie;

  • la salvaguardia l’entomofauna utile;

  • una prolungata persistenza d'azione, solitamente di 2 stagioni vegetative con un effetto residuo anche sul 3° anno; questo fa sì che si possano proporre al cliente i trattamenti anche ad anni alterni;

  • la possibilità di effettuare trattamenti in ambiente altamente urbanizzato e con frequentazione di persone ed animali;

 

La Soradis S.I.A. S.r.l. mette a punto le corrette metodologie di intervento anche grazie alla ventennale esperienza maturata nei trattamenti endoxilematici dei suoi tecnici, ed è in grado di offrire alla sua clientela un servizio di eccellenza ed all’avanguardia.

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